TESTIMONIANZA

 

Consolate il mio popolo parlate al cuore di Gerusalemme (Is.40,1)

 

In virtù del nostro battesimo noi, Fratelli Adoratori del Padre, siamo Chiesa ed inseriti nel sacerdozio di Gesù Cristo, chiamati ad esercitare il nostro culto spirituale a partire dalla totale offerta di noi stessi.

“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale”. (Rm. 12,1)

La nostra testimonianza, che per noi è vitale e imprescindibile, partirà dalla preghiera e sarà esercitata nell’annuncio esplicito del Santo Vangelo.

“Chi mi riconoscerà davanti agli uomini anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli” (Lc.12,8) ci dice Gesù.

In questo nostro cammino ci impegniamo a testimoniare la Parola del Signore nostro Dio stando attenti che essa abbia effettivamente preso posto in noi, per non illudere noi stessi, (Gc.1,22) per non cadere nell’errore grave di nominare il nome di Dio invano, per non mercanteggiare la Parola di Dio a nostro uso e consumo, e perché la Parola di Dio abbia, oltre al suo valore intrinseco, il peso ed il valore della nostra esperienza.

Come gli autentici testimoni di Dio non usiamo la Parola e il Santissimo Nome di Dio per attrarre a noi gli uditori. Giovanni Battista ci insegna l’umiltà e chi deve essere lasciato risplendere: “Lui deve crescere ed io diminuire” (Gv.3,20); inoltre siamo chiamati ad indicare che a tutti gli uomini e le donne di buona volontà è dato il dono di fare viva esperienza del Signore Dio nostro Padre attraverso Gesù “Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo” (Gv.4,42).

Con la forza dello Spirito Santo chiediamo al Signore nostro Dio la grazia di essere capaci di portare la Speranza del Vangelo ma anche di  testimoniare la Verità anche quando questo comporta tribolazioni e persecuzioni da parte del mondo, “perché a voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui,” (Fil 1.29) e “Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato” (Eb.12,4)

 

Siamo nella Chiesa, e per la Chiesa, una realtà spiccatamente profetica. “Io effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie”.    (Gl. 3)

Per questo vogliamo essere come “Imprenditori dello Spirito” cioè persone che nell’ascolto dello Spirito Santo osano proporre idee, ispirazioni al proprio parroco creando assieme a lui nuove forme di testimonianza e di annuncio della Parola perché tutti siano valorizzati nella loro vita di fede e al servizio in nuove opere di carità.

“Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse Dio dare loro il suo spirito!»   (Nm. 11,29)  San Paolo ci esorta:”non avete ricevuto uno spirito di timidezza, ma di forza , di amore e di saggezza” (2Tm.1,7)

 

Papa Giovanni Paolo II nella lettera apostolica “Novo Millennio Ineunte” dice:   “Lo scenario della povertà può allargarsi indefinitamente, se aggiungiamo alle vecchie le nuove povertà, che investono spesso anche gli ambienti e le categorie non prive di risorse economiche, ma esposte alla disperazione del non senso, all'insidia della droga, all'abbandono nell'età avanzata o nella malattia, all'emarginazione o alla discriminazione sociale. (…)  Si tratta di continuare una tradizione di carità che ha avuto già nei due passati millenni tantissime espressioni, ma che oggi forse richiede ancora maggiore inventiva. È l'ora di una nuova «fantasia della carità” NMI 50

Così anche noi vogliamo, nella fantasia dello Spirito e dell’amore per i nostri fratelli più poveri, essere strumenti creativi per portare a tutti gli uomini di oggi il Vangelo di Gesù ed il vero culto interiore in Spirito e Verità.

 

 

Presenza nella comunità ecclesiale

 

Tutta l'assemblea benedisse il Signore, Dio dei suoi padri;

si inginocchiarono e si prostrarono davanti al Signore. 1 Cr.29,20

 

Spesso nella Chiesa accade che chi ha qualche spiccato dono spirituale si allontana dalla parrocchia per chiudersi in un cammino che ne esclude altri o per cercare gratificazioni spirituali rincorrendo Sacerdoti carismatici e gruppi settoriali...

Accade così che la parrocchia, il primo nucleo della Chiesa, rimane povera e sguarnita di persone preziose ed utili. Così accade che il parroco, rimane solo a gestire tutta la comunità; “solo” nel senso di non avere accanto a sé persone che sposano assieme a lui la causa del Vangelo; “solo” nel senso di non avere interlocutori spiritualmente preparati con cui confrontarsi e dialogare nel vero senso della parola; “solo” spesso e volentieri, davanti a comunità che solo chiedono e giudicano.

La nostra comunione sarà innanzi tutto con il nostro parroco e la nostra comunità anche a costo di scontri, perché è nel confronto, nel dialogo, nella perseveranza e anche nel sacrificio che si cresce nella fede.  Un Adoratore del Padre, ed in particolare un Eremita, incostante che alle prime occasioni di incomprensione si allontana dalla propria Chiesa è debole, superficiale e non adatto a sposare questa causa. La comunità parrocchiale è il nostro primo luogo operativo. Il valore della Santa Messa per noi è irrinunciabile e vediamo  che pochi ne comprendono la preziosità per questo la nostra testimonianza parte dalla presenza alla S. Messa quotidiana della parrocchia.

Viviana Maria

del Signore degli eserciti

 

 

 

Se vuoi, leggi la mia testimonianza

 

“Il Coraggio di suicidarsi in Cristo”

TESTIMONIO

 

Comfort mis pueblo hablan al corazón de Jerusalén (Is.40,1)

 

En virtud de nuestro bautismo nosotros, hermanos adoradores del Padre, nosotros somos la Iglesia e incorporamos en el sacerdocio de Jesucristo, llamado a ejercer nuestro culto espiritual de la oferta total de nosotros mismos.

"Os ruego, pues, hermanos, por la misericordia de Dios, que presentéis vuestros cuerpos como sacrificio vivo, santo, agradable a Dios; que es vuestro culto espiritual ". (. Rm 12,1)

Nuestro testimonio, que para nosotros es vital e indispensable, parten de la oración y la ejerce en la voluntad explícita del Santo Evangelio.

"El que me confiese delante de los hombres que le confesaré delante de mi Padre que está en los cielos" (Lc.12,8) nos dice Jesús.

En nuestro viaje nos comprometemos a dar testimonio de la Palabra de Dios, nuestro Señor, con cuidado de que ha tomado lugar en realidad en nosotros, no para engañarnos a nosotros mismos, (Gc.1,22) para no caer en la tumba para tomar el nombre de Dios en vano, no para regatear la Palabra de Dios para nuestro uso, y para que la Palabra de Dios tiene, además de su valor intrínseco, el peso y el valor de nuestra experiencia.

Al igual que los auténticos testigos de Dios no usamos la Palabra y el Santo Nombre de Dios por nosotros para atraer a los oyentes. Juan el Bautista nos enseña la humildad y que se debe dejar de brillar: "Él debe crecer y yo disminuya" (Gv.3,20); también estamos llamados a indicar a todos los hombres y mujeres de buena voluntad se da el don de hacer una experiencia viva del Señor Dios nuestro Padre por medio de Jesús "Ya no es causa de tus palabras que creemos, porque nosotros mismos hemos oído y sabemos que éste es verdaderamente el Salvador del mundo "(Gv.4,42).

Con el poder del Espíritu Santo le pedimos al Señor nuestro Dios por la gracia de ser capaz de llevar la esperanza del Evangelio, sino también a testigos de la verdad, incluso cuando esto implica tribulaciones y persecuciones por el mundo ", porque se le ha concedido la gracia de no sólo creer en Cristo; sino también sufrir por él, "(Filipenses 1:29) y" aún no han resistido hasta la sangre, combatiendo contra el pecado "(Eb.12,4)

 

Nosotros, en la Iglesia, y la Iglesia, una realidad claramente profética. "Yo derramaré mi Espíritu sobre todos los hombres , y profetizarán, y vuestros hijos y vuestras hijas." (Gl. 3)

Así que queremos ser como "Emprendedores del Espíritu", es decir, personas que en la escucha del Espíritu Santo se atreven a proponer ideas, inspiraciones de su pastor con él, la creación de nuevas formas de testimonio y anuncio de la Palabra, para que todos puedan apreciar en su vida de fe y servicio en las nuevas obras de caridad.

"Si todos fueran profetas entre el pueblo del Senor , Dios querían darles su espíritu" (Num. 11:29) St. Paul nos exhorta: "usted no ha recibido un espíritu de timidez, sino de poder, de amor y de la sabiduría" ( 2Tm.1,7)

 

El Papa Juan Pablo II en su carta apostólica "Novo millennio ineunte", dice: "El escenario de la pobreza puede extenderse indefinidamente, si además de la nueva pobreza de edad, que con frecuencia también entornos y categorías no son sin recursos, pero expuestos a la desesperación falta de sentido, por adicción a las drogas, miedo al abandono en la edad o la enfermedad, por la marginación o discriminación social. (...) Se está continuando una tradición de caridad que ya tiene en los últimos dos milenios muchas expresiones, pero que hoy quizás requiere mayor creatividad. Es hora de una nueva "imaginación de la caridad" NMI 50

Así también queremos, en la imaginación del Espíritu y del amor por nuestros hermanos y hermanas más pobres, ser herramientas creativas de llevar a todos los hombres de nuestro tiempo el Evangelio de Jesús y la verdadera adoración interna en Espíritu y Verdad.

 

 

Presencia en la comunidad eclesial

 

 

Toda la asamblea bendijo el Senor, el Dios de sus padres;

Se arrodillaron y se postraron delante de Jehová. 1 Cr.29,20

 

A menudo, en la Iglesia ocurre que los que presumen de tener un poco 'del Espíritu Santo, o incluso la realidad, se aleja de la parroquia que se cierre en un camino que excluye a otros o buscar recompensas espirituales persiguiendo sacerdotes grupos carismáticos y sectoriales ...

Como resultado de la parroquia, el primer núcleo de la Iglesia, siendo los pobres y no defendidos valiosa y útil. Se da la circunstancia de que el sacerdote, sigue siendo única para gestionar toda la comunidad; "Sólo" en el sentido de no tener a su lado personas que se casan con él la causa del Evangelio; "Sólo" en el sentido de no tener contactos espiritualmente preparados para ser confrontados y el diálogo en el verdadero sentido de la palabra; "Sólo" más a menudo, frente a la comunidad que sólo preguntar y juez.

Nuestra comunión es ante todo a nuestra Sacerdote y nuestra comunidad a costa de conflictos, ya que es en comparación con el diálogo, la perseverancia y hasta el sacrificio que crecemos en la fe. Un adorador del Padre, y en particular un Ermita, voluble que los primeros casos de incomprensión se aleja de su Iglesia es débil, poco profunda y no es adecuado para casarse con esta causa. La comunidad parroquial es nuestra primera operación. El valor de la Santa Misa para nosotros es inmenso y vemos que pocas personas entienden el valor de esta parte de nuestro testimonio de la misa diaria presencia en la parroquia.

TESTIMONY

 

Comfort my people speak to the heart of Jerusalem (Is.40,1)

 

By virtue of our baptism we, Brothers worshipers of the Father, we are the Church and incorporated into the priesthood of Jesus Christ, called to exercise our spiritual worship from the total offering of ourselves.

"I beseech you therefore, brethren, by the mercies of God, to present your bodies as a living sacrifice, holy and acceptable to God; which is your spiritual worship. " (Rom. 12.1)

Our testimony, which for us is vital and indispensable, start from prayer and exercised in the explicit will of the Holy Gospel.

"Whoever acknowledges me before others I will acknowledge before my Father who is in heaven" (Lc.12,8) tells us Jesus.

In our journey we are committed to witness to the Word of the Lord our God, being careful that it has actually taken place in us, not to delude ourselves, (Gc.1,22) not to fall into the grave to take the name of God in vain, not to haggle the Word of God to our use, and so that the Word of God has, in addition to its intrinsic value, the weight and value of our experience.

Like the authentic witnesses of God we do not use the Word and the Holy Name of God for us to attract listeners. John the Baptist teaches us humility and who should be left to shine: "He must increase and I must decrease" (Gv.3,20); we are also called to indicate to all men and women of good will is given the gift of making a living experience of the Lord God our Father through Jesus "It is no longer because of your words that we believe, for we have heard for ourselves and know that this is indeed the Savior of the world "(Gv.4,42).

With the power of the Holy Spirit we ask the Lord our God for the grace to be able to bring the hope of the Gospel but also to witness the truth even when this entails tribulations and persecutions by the world, "because you have been granted the grace not only to believe in Christ; but also to suffer for him, "(Philippians 1:29) and" have not yet resisted unto blood, striving against sin "(Eb.12,4)

 

 

We in the Church, and the Church, a reality distinctly prophetic. "I will pour out my Spirit on all flesh, and shall prophesy, and your sons and your daughters." (Gl. 3)

So we want to be as "Entrepreneurs of the Spirit" that is, people who in listening to the Holy Spirit dare propose ideas, inspirations to their pastor with him, creating new forms of witness and proclamation of the Word so that all might be appreciated in their life of faith and service in new works of charity.

"If they were all prophets among the people of Yahweh, and Yahweh wanted to give them his spirit!" (Num. 11:29) St. Paul exhorts us: "you have not received a spirit of timidity, but of power and of love and of wisdom" ( 2Tm.1,7)

 

Pope John Paul II in his apostolic letter "Novo Millennio Ineunte" says: "The scenario of poverty can extend indefinitely, if in addition to the new old poverty, which frequently also environments and categories are not without resources, but exposed to despair meaninglessness, by drug addiction, fear of abandonment in old age or sickness, by marginalization or social discrimination. (...) It is continuing a tradition of charity which has already in the past two millennia many expressions, but which today calls for even greater resourcefulness. It's time for a new "creativity in charity" NMI 50

So we also want, in the imagination of the Spirit and of love for our poorest brothers and sisters, be creative tools to bring to all people of today the Gospel of Jesus and the true internal worship in Spirit and Truth.

 

 

 

 

Presence in the ecclesial community

 

The whole assembly blessed the Lord, the God of his fathers;

They knelt and prostrated themselves before Yahweh. 1 Cr.29,20

 

Often in the Church happens that those who presume to have a little 'of the Holy Spirit, or even the really, moves away from the parish to close in a path that excludes others or look for spiritual rewards chasing priests charismatic and sectoral groups ...

As a result the parish, the first nucleus of the Church, remains poor and undefended people valuable and useful. It so happens that the priest, remains only to manage the whole community; "Only" in the sense of not having beside him people who marry with him the cause of the Gospel; "Only" in the sense of not having contacts spiritually prepared to be confronted and dialogue in the true sense of the word; "Only" more often, in front of the community that only ask and judge.

Our communion is first of all to our pastor and our community at the cost of conflict, because it is in comparison to dialogue, perseverance and even the sacrifice that we grow in faith. A worshiper of the Father, and in particular a Eremit, fickle that the first instances of misunderstanding moves away from their Church is weak, shallow and not suitable to marry this cause. The parish community is our first operating. The value of the Holy Mass for us is immense and we see that few people understand the value for this part of our witness to the presence daily Mass in the parish.

Adoratori del Padre in Spirito e Verità

Eremiti con S. Francesco